L’ospitalità: un modo di essere e non di vendere
L’ospitalità: un modo di essere e non di vendere
Pensando alla parola ospitalità, sicuramente, la nostra mente si perde nei pranzi domenicali a casa dei parenti, alle serate passate con gli amici nelle rispettive case a chiacchierare oppure al caffè offerto alla persona che ti ha fatto visita.
L’ospitalità è quindi accoglienza. Accogliere una persona significa portarla empaticamente nel proprio mondo, all’interno di uno spazio intimo, e, così facendo, cercare di “farla sentire a casa propria”.
Quando si lavora nel settore ricettivo, le parole “casa”, “star bene”, “sicurezza” possono essere sinonimi di ospitalità. In questo settore il prodotto non è solamente l’appartamento o la stanza che viene data in locazione all’ospite. Il prodotto finale è l’insieme di più fattori: il servizio, ovviamente il fattore più importante, deve soddisfare appieno le aspettative dell’ospite; il territorio, la zona della regione, devono essere aperte ad accogliere qualcuno di nuovo e ad accrescerlo con i propri stimoli; infine, il fattore più importante e meno artificiale, è l’esperienza che l’ospite deve poter provare, unica, emozionante ed irripetibile.
In un mondo in cui chi si sposta lo fa in maniera sempre più facile e immediata, anche l’ospitalità ed il lavoro ad essa collegata, devono aggiornarsi per essere sempre all’altezza delle aspettative del mercato.
Un appartamento arredato in affitto deve poter essere “la propria casa”, “la propria tranquillità” nei giorni in cui viene utilizzato. Deve poter far riposare nei momenti liberi ed essere funzionale alla quotidianità.
Deve avere il necessario per vivere ed essere un riparo confortevole nei giorni difficili. Questa è la nostra idea di ospitalità.
Roberto – Appartamenti Old Farm